Friburgo, la sfida di Julian Schuster
La squadra del sud della Germania ha avuto un ottimo avvio di campionato. Ecco come il tecnico esordiente ha cambiato la squadra
Dodici punti nelle prime sei giornate. Nella sua storia in Bundesliga il Friburgo aveva cominciato così bene la stagione del campionato tedesco solo nel 2019/2020 e nel 2022/2023. Un avvio positivo per il debuttante Julian Schuster che ha tranquillizzato ambiente e tifosi dopo il decimo posto e il 2023/2024 in chiaroscuro dei "Brasiliani della Brisgovia".
Una scelta coerente - Il 2024/2025 per il Friburgo e per la Bundesliga è la prima dopo un decennio senza Christian Streich, uno dei personaggi più iconici del Fußball. Al suo posto, nel marzo 2024, con un campionato ancora da concludere è stato nominato Julian Schuster, classe 1995. Un allenatore al debutto in Bundesliga, come peraltro lo era Streich nel dicembre 2011, che conosce perfettamente l'ambiente, la rosa e come si lavora in quella porzione del sud-ovest della Germania. Schuster, oltre ad aver collezionato più di 200 presenze tra il 2008 e il 2018 con il Friburgo ed esserne stato capitano, è infatti stato Verbindungstrainer, letteralmente tecnico di collegamento, tra l'Under 19, l'Under 23 e la prima squadra di cui è stato anche assistente. Una scelta di continuità, quella della dirigenza del Friburgo, perfettamente in linea con quello che è la storia recente del club. Che dal 1993, anno del suo debutto in Bundesliga, ha avuto, incluso Schuster, solo cinque allenatori, di cui due Finke e Streich, sono stati in panchina rispettivamente sedici e dodici anni e mezzo. Una stabilità che ha permesso ai “Brasiliani della Brisgovia” di diventare un modello di gestione sportiva e finanziaria, capace di lottare con la forza delle idee e della programmazione con club con disponibilità economiche più alte.
La rivoluzione delle piccole cose – Nella stagione 2024/2025 la dirigenza guidata da Oliver Leki, tra l'altro vice presidente della DFB e nel board della DFL, la Lega calcio e da Jochen Saier, responsabile della parte sportiva ha cambiato pochissimo della rosa della stagione precedente, con l'acquisto di Eren Dinkçi dal Werder Brema e di Patrick Osterhage dal Bochum. Il primo ha aggiunto velocità, passo e talento alla manovra, il secondo si è rivelato fino ad ora un valido centrocampista difensivo. Il grande merito di Schuster che in una recente intervista ha ammesso di aver cominciato a pensare da allenatore già quando giocava in un periodo in cui era poco utilizzato, è quello di valorizzare i calciatori a sua disposizione. Come Vincenzo Grifo, già autore di otto gol, Ritsu Dōan e soprattutto Junior Adamu. Il ragazzo, classe 2001, nato in Nigeria ma trasferitosi a tre anni in Austria, rivelatosi al Liefering, la seconda squadra del RB Salisburgo, sembra un altro giocatore rispetto a quello che nel 2023/2024 complice qualche guaio fisico aveva fatto fatica a trovare spazio. Ora Adamu, di cui in estate si ipotizzava addirittura una cessione, ha segnato i suoi primi gol ufficiali, portando il suo contributo nel pressing richiesto dal gioco di Schuster. L'ex capitano del Friburgo è stato bravo anche a lanciare il difensore Max Rosenfelder, l'ennesimo prodotto della Freiburger Fussballschule, il settore giovanile della squadra della Brisgovia, uno dei più fiorenti di Germania, mandato in campo per l'infortunio di Matthias Ginter.
Continuità e fiducia– Oltre agli accorgimenti tattici messi in campo dal nuovo tecnico, la forza del “nuovo” Friburgo si trova nella sua gestione. Schuster non guarda la singola partita, ma l'impianto globale e sfruttando anche una rosa che si conosce a memoria si permette di dargli fiducia, come dopo il ko casalingo con il neopromosso St.Pauli. La settimana successiva con il Werder Brema l'allenatore ha confermato la formazione e i calciatori l'hanno ripagato con una vittoria netta e meritata. Con queste premesse il Friburgo proverà a sorprendere con sempre il solito obiettivo: salvarsi. Ma come ha ripetuto Jochen Saier “ci si può salvare anche con un sesto posto”.
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