Mainz, dalla quasi retrocessione al sogno europeo
Il Mainz si sta giocando un posto in Europa. Anatomia di una delle sorprese della Bundesliga
Se la Bundesliga finisse ora il Mainz sarebbe in Europa League, o nel caso si liberasse un altro posto per una squadra tedesca in Champions League, giocherebbe addirittura nella massima competizione europea. Probabilmente nessuno dei due scenari si avvererà, ma intanto sulle rive del Reno si è tornati a sognare. Ecco come i biancorossi sono diventati la sorpresa della Bundesliga.
La mossa della disperazione – Nel novembre 2023 Bo Svensson lascia la guida del Mainz, con la formazione biancorossa sul fondo della classifica con soli tre punti in nove partite. Per sostituirlo ad interim viene scelto Jan Siewert, tecnico dell’Under 23. Nel frattempo la dirigenza sonda il terreno per trovare un sostituito con la squadra che non riesce a uscire dalla zona retrocessione. A febbraio 2024, dopo una serie di “no”, viene scelto un altro danese, Bo Henriksen. Ha 49 anni e viene da Roskilde, la città famosa per essere sede di un frequentatissimo festival rock. E Bo, figlio di un giornalista sportivo, di rock ha molto, con i suoi capelli lunghi e il suo look informale. Fino a qualche ora prima era l’allenatore dello Zurigo, club che aveva salvato dalla retrocessione nella Swiss Super League 2022-2023. A volerlo è il direttore sportivo Christian Heidel, l’uomo che ha scelto nei suoi 32 anni di lavoro per il club Jürgen Klopp, Thomas Tuchel e Bo Svensson, insieme a Martin Schmidt. È una scommessa, soprattutto perché fatta a metà stagione con una formazione diciassettesima in campionato, in crisi di identità e di fiducia. La trattativa è veloce anche perché lo Zurigo non si oppone alla proposta del Mainz. Heidel nel settembre 2024 ammetterà a Die Welt “Bo era la nostra unica possibilità”.
Scacciare la paura – Henriksen lavora soprattutto sulla testa dei giocatori. Come ha raccontato in un’intervista a Sensor, il tecnico, che nella sua carriera da calciatore conta esperienza nelle serie minori inglesi e una stagione da calciatore alle Maldive, parla molto con loro, li motiva, li convince delle loro possibilità e delle loro qualità, ridando energia a una rosa che appariva svuotata. Come ha detto suo fratello Lars alla Südwestrundfunk il suo segreto sono la “fiducia nelle persone e il coraggio”. Con questi due ingredienti, il danese conduce il Mainz alla salvezza raggiunta con una giornata di anticipo, dopo una seconda parte di stagione in cui i biancorossi hanno corso a un ritmo da Europa. Hanno battuto 3-0 il Borussia Dortmund e hanno chiuso la pratica con il 3-1 al Wolfsburg.
Non solo un motivatore – Dopo la salvezza e l’entusiasmo ritrovato dei tifosi, era tanta la curiosità per la prima stagione intera di Henriksen al Mainz, etichettato da molti come un “semplice” motivatore, un po’ come era successo agli esordi a Jürgen Klopp. Il danese invece, dopo un avvio a rilento, è riuscito pian piano a trovare un equilibrio tecnico ed emotivo, con la squadra che gioca in maniera aggressiva e offensiva, con un modulo che oscilla tra il 3-4-2-1 e un 4-2-3-1 e un piano partita che si basa sulla conquista delle seconde palle e sulla verticalità.
La crescita dei singoli – Un campionato di media e alta classifica frutto anche della capacità di Henriksen di migliorare i singoli. Robin Zentner, il portiere, sta tenendo un rendimento che con il ritiro di Manuel Neuer e l’infortunio di Ter-Stegen potrebbe stuzzicare Julian Nagelsmann a chiamarlo in Nazionale, Nadiem Amiri è in forma come forse lo era stato solo al Bayer Leverkusen, mettendo al servizio della squadra la sua tecnica e la sua intelligenza calcistica. Menzione particolare per il 24enne Jonathan Burkardt, uno dei migliori attaccanti tedeschi. Che quest’anno con meno problemi fisici rispetto al passato ha ampiamente sfondato quota dieci gol (ora è a 14) e si è anche guadagnato la fascia di capitano. Senza dimenticare il giapponese Kaishu Kano, vero e proprio equilibratore della squadra, con la sua corsa e i suoi passaggi intelligenti. Dietro una squadra che si diverte giocando stanno crescendo alcuni giovani, a partire da Nelson Weiper, talento e possibile spalla di Burkardt.
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